ALGODISTROFIA O CRPS (COMPLEX REGIONAL PAIN SYNDROME) “TIPO I”

Le cosiddette “Sindromi Regionali Dolorose Complesse” di tipo 1 in passato definite come “Algodistrofie” raggruppano i quadri clinici di dolore disabilitanti che insorgono generalmente dopo un evento traumatico, un atto chirurgico o una frattura. Questi quadri interessano gli arti e sono caratterizzati da dolore e disabilità sproporzionati in intensità e durata rispetto ad altri quadri clinici generati da eventi simili. Sono presenti segni clinici sensitivi, autonomici, motori e trofici accanto a sintomi che continuano a modificarsi in termini di severità e natura. Dal punto di vista fisiopatologico si ipotizzano risposte anomale di tipo infiammatorio e immunologico, disfunzioni a carico del sistema autonomico, modificazioni del sistema nervoso periferico, variazioni genetiche, processi psicologici. Possiamo sostenere che fattori biologici, psicologici e sociali possono interagire tra loro e dare origine e questi quadri clinici rendendo complessi i meccanismi fisiopatologici.

Il sospetto di algodistrofia insorge quando: (criteri di Budapest)

  • Dolore continuo sproporzionato all’evento scatenante
  • Presenza di almeno 1 sintomo in 3 delle 4 seguenti categorie
  • Alterazioni sensoriali: iperestesia e/o allodinia
  • Alterazioni vasomotorie: asimmetria di temperatura e/o alterazione e/o asimmetria del colorito cutaneo
  • Alterazioni sudomotorie/edema: edema e/o anomalie e/o asimmetria della sudorazione
  • Alterazioni motorie/trofiche: ridotta escursione articolare e/o anomalie motorie (ipostenia,  tremori, distonia) e/o alterazioni trofiche (cute, unghie, annessi piliferi)
  • E.O. almeno 1 segno in (almeno) 2 delle seguenti categorie:
  • Alterazioni sensoriali: iperalgesia e/o allodinia
  • Alterazioni vasomotorie: evidenza di un’asimmetria al termotatto e/o alterazione e/o  asimmetria del colorito cutaneo
  • Alterazioni sudomotorie/edema: evidenza di edema e/o anomalie e/o asimmetria  della  sudorazione
  • Alterazioni motorie/trofiche: evidenza di: ridotta escursione articolare e/o anomalie motorie  (ipostenia, tremori, distonia) e/o alterazioni trofiche (cute, unghie, annessi piliferi)
  • Assenza di una interpretazione diagnostica alternativa

I quadri di CRPS possono essere diversi da caso a caso ed è innegabile la componente psicologica-emotiva centrale come ulteriore complicanza da trattare piuttosto che come origine del dolore. La IASP (International association study of pain) pone le CRPS tra le sindromi di dolore cronico primario negando in un certo senso una origine periferica degli impulsi sensitivi e attribuendo al sistema nervoso centrale l’origine del dolore. In realtà si vuole sottolineare che in alcuni casi le CRPS sono “sindromi di dolore cronico primario, ma in altri sono quadri clinici complessi di dolore cronico secondario. Alcuni autori sostengono la possibilità la possibilità di un “overlapping” di dolore nociplastico su un quadro di dolore nocicettivo e/o neuropatico.

Goebel A, Birklein F, Brunner F, et al. Adattamento basato sul consenso di Valencia dei criteri diagnostici della sindrome del dolore regionale complesso dell’IASP. Pain. 2021; 162(9):2346–2348.

LA TERAPIA

Il trattamento, come sottolineato, è complesso e dovrebbe seguire un percorso come riportato nel grafico successivo

(Mod. Da: Complex regional pain syndrome: advances in epidemiology, pathophysiology, diagnosis, and treatment. Lancet Neurol 2024):