Il dolore nociplastico rappresenta una terza tipologia di dolore, caratterizzata dall’assenza di processi infiammatori tissutali o di lesioni o patologie del sistema somato-sensoriale e da evidenti segni di sensibilizzazione spinale, con dolore diffuso. Il termine nociplastico sottointende una disfunzione “primaria” del sistema nocicettivo, basata su fenomeni di plasticità maladattativa. La qualifica di dolore nociplastico è stata automaticamente attribuita a tutto il dolore cronico primario, secondo la nuova classificazione IASP, quando la stessa IASP suggeriva che solo alcune forme di dolore cronico primario potessero essere considerate basate su dolore nociplastico. Tra queste, certamente la fibromialgia che possiede molte delle caratteristiche di un dolore nociplastico.
LA TERAPIA FARMACOLOGICA DELLA FIBROMIALGIA
La terapia farmacologica della fibromialgia, con particolare riferimento al dolore, prevede l’uso di farmaci con attività centrale per contrastare la sensibilizzazione spinale. La terapia è quasi sovrapponibile a quella del dolore neuropatico e prevede l’utilizzo di antidepressivi triciclici, SNRI e gabapentinoidi. L’uso degli oppiacei è limitata al tramadolo per brevi periodi ed è in generale sconsigliato l’uso degli oppiacei forti per il possibile impatto sugli aspetti cognitivi, già compromessi dalla “fibrofog”.
Vi sono parziali evidenze che i cannabinoidi, in alcuni pazienti fibromialgici, potrebbero avere un effetto terapeutico, forse più per un impatto sul sonno e sull’ansia. È aneddotico il fatto che alcuni pazienti rispondano al paracetamolo, forse per l’attività di potenziamento del tono endocannabinoide da parte del suo metabolita AM404. La fibromilagia si accompagna spesso a contratture muscolari che possono venire affrontate con l’uso di miorilassanti. La ciclobenzaprina sembra essere oggi il miorilassante di riferimento nella fibromialgia. La sua struttura triciclica lascia pensare che vi possa anche essere un effetto sulle vie discendenti inibitorie.
Esistono evidenze cliniche che PEA e LAC possano essere aggiunte in add-on ai gabapentinoidi e agli SNRI con prolungamento degli effetti terapeutici.