Le controindicazioni più comuni delle terapie fisiche variano in base al tipo di trattamento, ma in generale includono:
- Gravidanza: molte terapie fisiche, come la Tecarterapia, la laserterapia e la magnetoterapia, sono controindicate durante la gravidanza per precauzione.
- Presenza di pacemaker o dispositivi elettronici impiantati: le terapie che utilizzano correnti elettriche o campi elettromagnetici (es. Tecarterapia, TENS, magnetoterapia) possono interferire con questi dispositivi.
- Neoplasie (tumori) attive o pregresse: è sconsigliato applicare terapie fisiche in presenza di tumori per evitare di stimolare la crescita cellulare tumorale.
- Lesioni cutanee aperte, dermatiti o infezioni locali: l’applicazione diretta su ferite o infezioni può peggiorare la condizione o causare complicanze.
- Disturbi della coagulazione o diatesi emorragica: alcune terapie possono aumentare il rischio di sanguinamento o ematomi.
- Epilessia: alcune terapie, come la laserterapia o la TENS, possono essere controindicate in soggetti epilettici.
- Età pediatrica o tessuti in fase di accrescimento: ad esempio, la Tecarterapia è generalmente sconsigliata nei bambini.
- Stati febbrili o infezioni sistemiche acute: è preferibile evitare terapie fisiche in presenza di infezioni attive.
- Patologie psichiatriche o deficit cognitivi che impediscono una corretta comunicazione del dolore o disagio durante il trattamento.
Inoltre, alcune controindicazioni sono specifiche per la singola terapia, ad esempio:
- Laserterapia: controindicata in gravidanza, epilessia e neoplasie.
- Ultrasuonoterapia: controindicata in presenza di tumori, lesioni cutanee, gravidanza, e in aree con cartilagini di accrescimento osseo.
- TENS: controindicata in presenza di pacemaker, gravidanza, lesioni cutanee, epilessia e neuropatie periferiche avanzate.
- Tecarterapia: controindicata in gravidanza, portatori di pacemaker, neoplasie, età avanzata, diabete non controllato, cicatrizzazioni incomplete e in presenza di protesi o dermatiti, da valutare caso per caso.
Infine, è fondamentale che ogni terapia fisica venga prescritta e monitorata da un professionista qualificato, che valuterà attentamente le controindicazioni relative e assolute in base al singolo paziente e alla sua condizione clinica.