
La terapia con onde d’urto è indicata principalmente per il trattamento del dolore e delle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, in particolare per tendiniti, tendinopatie inserzionali (come epicondiliti o fascite plantare), periostiti, patologie ossee ischemiche e callo osseo, oltre che per il dolore persistente e la rigidità articolare dopo interventi.
Le onde d’urto agiscono stimolando i processi riparativi dei tessuti (tendini, muscoli, ossa), riducendo l’infiammazione e il dolore, e favorendo la neoformazione di vasi sanguigni e l’osteogenesi riparativa. Sono particolarmente efficaci nelle condizioni dolorose croniche che non rispondono ad altri trattamenti conservativi.
Il trattamento consiste nell’applicazione di impulsi acustici ad alta energia sulla zona dolorosa, con un numero di colpi variabile (2000-3000 per seduta), generalmente ripetuti una volta a settimana per 3-5 sedute. Dopo la terapia, il dolore può temporaneamente aumentare per alcune ore o giorni prima di migliorare progressivamente.
Le onde d’urto sono generalmente ben tollerate, ma possono risultare dolorose durante la seduta, soprattutto se l’energia è elevata o se il tessuto è molto infiammato. In questi casi, l’intensità può essere modulata per migliorare la tollerabilità senza compromettere l’efficacia.
In sintesi, le indicazioni principali nel dolore per la terapia con onde d’urto sono:
- Tendiniti e tendinopatie (epicondilite, fascite plantare, tendinite calcifica della spalla, tendine d’Achille)
- Dolore e rigidità articolare post-intervento
- Patologie ossee ischemiche e callo osseo
- Dolore muscolo-scheletrico cronico non responsivo ad altri trattamenti