NEUROSTIMOLAZIONE

La neurostimolazione peridurale o periferica è una tecnica antalgica basata sulla stimolazione delle vie somatosensoriali a livello dei cordoni posteriori midollari (SCS o spinal cord stimulation) o dei nervi pariferici (PNS). A queste due metodiche si è aggiunta, in questi ultimi anni, la stimolazione del ganglio della radice posteriore. I meccanismi d’azione sono ancor oggi oggetto di discussione e di ipotesi. In ogni caso, si deve distinguere l’azione che la stimolazione esercita sul primo neurone periferico, nervo e ganglio, o sulle vie spinali. Pertanto si può ipotizzare un meccanismo di modulazione sulla conduzione o di modulazione sulla trasmissione sinaptica. I devices oggi disponibili, elettrodi e generatori, sono in grado di offrire tipologie diverse di stimolazione, continua o burst, a bassa o alta frequenza, offrendo campi elettrici tra loro diversi che in alcuni casi vengono percepiti dal paziente come lievi parestesie ed in altri no (alta frequenza). Non esiste allo stato attuale una modalità di stimolazione più efficace di un’altra.
La tecnica prevede, in un primo tempo, l’impianto dell’elettrodo nello spazio peridurale posteriore a cui segue un periodo più o meno lungo (entro i 45 giorni) in cui si valuta l’efficacia antalgica e il gradimento del paziente. La seconda fase prevede l’impianto sottocutaneo del generatore ed il collegamento all’elettrodo precedentemente impiantato. Il paziente verrà successivamente controllato nel tempo.
La neurostimolazione del ganglio richiede una tecnica particolare, diversa da quella utilizzata per l’impianto peridurale, volta a raggiungere il ganglio scelto e a posizionare l’elettrodo intorno al ganglio e alla radice. La stessa cosa vale per la stimolazione dei nervi periferici dove l’impianto dell’elettrodo, vicino al nervo interessato, avviene mediante guida ecografica rimanendo sempre a monte della lesione della via. Il futuro prevede innovazioni tecnologiche per risolvere il problema della compatibilità con RMN, per aumentare il confort per il paziente e l’efficacia (alta frequenza, burst stimulation), per raggiungere i target terapeutici (la stimolazione gangliare e periferica), la miniaturizzazione e le connessioni Wi-Fi sia per l’energia che per il controllo dei parametri.

Indicazioni: azione di modulazione degli impulsi ectopici nelle neuropatie periferiche. Possibile azione anche sulle vie nocicettive. Azione sulla perfusione tissutale periferica.
Setting di cura: la procedura deve essere eseguita in sala operatoria o in sala di radiologia attrezzata. Richiede controllo fluoroscopico del posizionamento dell’elettrodo. Si esegue in anestesia locale.
Applicazioni cliniche in letteratura: dolore neuropatico periferico con ridotto effetto sulle lesioni trumatiche e deafferentanti. Angina intrattabile e vasculopatie periferiche organiche e funzionali.

Elettrodo ottopolare peridurale dorsale