Questa tecnica viene indicata per due sostanziali opportunità, quella di indagare lo spazio peridurale e quella di liberare, dove possibile, la radice da intrappolamenti lungo il decorso intrarachideo. Per quanto riguarda l’aspetto diagnostico, la tecnica permette di vedere lo spazio peridurale individuando possibili congestioni vascolari, restringimenti del canale, condizioni flogistiche delle radici e della dura madre, presenza di aderenze più o meno ramificate. L’aspetto terapeutico richiede alcune considerazioni. Innanzi tutto si tratta di stabilire il ruolo patogenetico sul dolore radicolare delle cosiddette aderenze peridurali. E’ pur vero che esse possono esercitare uno stimolo meccanico (compressione o limitazione allo scorrimento) sulla radice e, in presenza di flogosi o di sito ectopico radicolare , dare origine a dolore. Il ruolo terapeutico è dunque quello di togliere la flogosi (radicolare o durale) e di limitare l’effetto di stimolo da parte delle aderenze, cercando di allargare il percorso della radice o addirittura di separare le aderenze. Il risultato antalgico che si ottiene può quindi dipendere da molti aspetti della metodica: dalla somministrazione di elevati volumi (250-500 ml) di soluzione fisiologica necessaria per l’esecuzione della tecnica, dalla somministrazione di corticosteroidi mirata alle sedi flogistiche, alla separazione delle aderenze, allo scollamento della dura madre, alla facilitazione del flusso di liquor. E’ importante sottolineare che le aderenze che causano dolore sono quelle che, quando stimolate durante la metodica evocano il dolore avvertito normalmente dal paziente.
Indicazioni: azione sullo stimolo da parte di aderenze, riduzione della flogosi.
Setting di cura: la procedura deve essere eseguita in sala operatoria o in sala di radiologia attrezzata. Richiede controllo fluoroscopico. Si esegue in anestesia locale. La tecnica richiede un’equipe di almeno due unità.
Applicazioni cliniche in letteratura: dolore cronico radicolare o assiale in pazienti con stenosi del canale o con esiti di interventi chirurgici al rachide. Nella nostra esperienza, rispondono meglio i paziento in cui la risposta positiva ma di breve durata ai blocchi peridurali (1-3 settimane) con anestetico locale e corticosteroide dimostra una componente flogistica.
Controindicazioni: diatesi emorragiche, infezioni locali, grave stenosi del canale.
