RADIOFREQUENZA PULSATA ARTICOLARE E DISCALE

Per molti anni si è ritenuto che la stimolazione pulsata a radiofrequenza avesse un effetto antalgico se applicata lungo le vie sensitive afferenti. In questi ultimi anni si è dimostrato che questa tecnica può agire sul meccanismi periferici della nocicezione. L’indicazione al trattamento nelle lesioni tissutali si basa sull’ipotesi di un effetto antalgico diretto sui meccanismi della flogosi (Sluijter, 2013).
Una nuova tecnica di stimolazione denominata “Pulse-dose radiofrequency” ha progressivamente sostituito la tradizionale radiofrequenza pulsata. Questa fu introdotta da Sluijter ed è basata sull’erogazione di “burst” di onde radio, con frequenza di 500 kHz, applicata per 2 cicli/sec con una durata di 20 msec ciascuno. L’applicazione consigliata da Sluijter è di due ma viene protratta anche fino a 6-7 minuti (senza una chiara indicazione). Il voltaggio di 45Volts decresce nel tempo sempre per mantenere la temperatura <42°C. Nella modalità pulse-dose, il voltaggio rimane costante e viene modificata l’emissione degli impulsi sempre allo scopo di non superare la temperatura di 42°C; in questo modo si definisce la quantità di energia erogata (in termini di dosi – 600- 900- 1200) e non il tempo di applicazione.

Indicazioni: azione sui processi infiammatori cronici articolari.
Setting di cura: la procedura deve essere eseguita in sala operatoria o in sala di radiologia attrezzata. Richiede controllo fluoroscopico o ecografico. Si esegue in anestesia locale.
Applicazioni cliniche in letteratura: dolore articolare cronico su base degenerativa, discopatie.
Controindicazioni: diatesi emorragiche, infezioni locali, grave degenerazione discale.