AU.DI.RE – AUDIT SU DIABETE E MALATTIA RENALE CRONICA.
Hotel CROWNE PLAZA, Padova – Sabato 14 e sabato 21 settembre 2024 dalle 09.15 alle 13.00
PREMESSA
La Malattia Renale Cronica è una condizione di alterata funzione renale, grave e progressiva, la cui diagnosi è definita dal persistere per un periodo ≥3 mesi di eGFR <60 ml/min/1,73 m2 o in presenza di albuminuria patologica (ACR >30 mg/g) anche se eGFR >60 ml/min/1,73 m2. Si stima che In Italia il 7% della popolazione (circa 6 milioni), sia affetta da questa patologia ma, in presenza di diabete, ipertensione arteriosa, obesità e dislipidemia la prevalenza raggiunge valori fino al 50%.
Secondo il recente Report MilleinRete 2023, l’insufficienza renale cronica (IRC) ha una prevalenza, nel Veneto, del 2,62%, con maggior diffusione nel genere maschile (3,01%) vs quello femminile (2,26%). La distribuzione geografica standardizzata (sempre riferita ai dati di MilleinRete) va dal 1,75% della provincia di Belluno al 2,98% degli assistiti in provincia di Venezia
I risultati dello studio Global Burden Disease (GBD) hanno evidenziato che la MRC è una causa importante di eventi cardiovascolari fatali e non fatali.
È una patologia silente e la conseguente assenza di sintomi ne ritardano fortemente la diagnosi ragione per cui è significativamente sotto-diagnosticata soprattutto nei suoi stadi iniziali, anche in pazienti che presentano fattori di rischio noti come diabete, obesità, ipertensione o problemi cardiovascolari. Si stima che la consapevolezza della malattia, nella popolazione generale, ma anche tra medici non nefrologi, non superi il 20-30% dei pazienti affetti, con frequenze ancora più basse nelle fasi precoci di malattia, ossia negli stadi di malattia dove l’intervento può indiscutibilmente migliorare la prognosi.
L’approccio terapeutico alla malattia renale cronica (MRC) si è arricchito con l’introduzione di farmaci innovativi, come ad es. i chelanti del potassio, le gliflozine, gli antagonisti recettoriali dei mineralocorticoidi non steroidei. Ai MMG è affidato il delicato compito di identificazione e trattamento precoce dei pazienti con MRC ad alto rischio di eventi cardiovascolari e di progressione alla dialisi o al trapianto attraverso un semplice approccio che prevede uno screening nei pazienti a più alto rischio di MRC utilizzando test a basso costo, quali il dosaggio della creatininemia per la stima del filtrato glomerulare (eGFR), e la presenza di albuminuria patologica tramite dosaggio del rapporto albumina/creatinina (ACR, mg/g) nel primo campione urinario del mattino. Il MMG ha anche a disposizione la Scheda Nefrologica, uno strumento, sviluppato e validato da un board multidisciplinare di nefrologi, internisti e medici di medicina generale, che può essere di utilità per incrementare le diagnosi precoci della malattia renale cronica.
La lenta e progressiva evoluzione della patologia consente la possibilità di stadiarla con accuratezza per impostare un appropriato percorso diagnostico terapeutico. In particolare, la nuova disponibilità di terapie efficaci può ritardare o evitare il ricorso alla dialisi o al trapianto renale che interessano circa 100.000 pazienti in Italia (con pari distribuzione).