
La Scrambler Therapy è una tecnica di neurostimolazione non invasiva usata per trattare il dolore cronico. Essa altera la comunicazione e l’elaborazione del dolore. La terapia utilizza elettrodi per inviare informazioni di “non dolore” al cervello, agendo come un neurone artificiale e alleviando il dolore.
Il trattamento prevede l’applicazione di elettrodi sulla pelle vicino alla zona interessata, che emettono impulsi elettrici deboli. Questi impulsi sostituiscono i segnali di dolore con un messaggio neutro, “riprogrammando” i segnali di dolore e diminuendo la percezione del dolore nel paziente. Le sedute durano circa 30-40 minuti e un ciclo terapeutico è composto da circa 10 sedute.
La Scrambler Therapy è efficace contro diverse forme di neuropatie, come quelle posterpetiche, e si è dimostrata efficace anche su pazienti oncologici con metastasi ossee e su persone in cui il dolore è conseguenza di un intervento chirurgico. La Scrambler Therapy si applica in particolare nei casi di:
- Neuropatie posterpetiche
- Lombo-sciatalgie
- Dolore cervicale e brachiale
- Neuropatie diabetiche
- Nevralgie trigeminali
- Nevralgie post-traumatiche
- Sindrome dell’arto fantasma
• La stimolazione elettrica nella Scrambler Therapy funziona inviando al sistema nervoso un’informazione di “non dolore” tramite elettrodi posizionati sulla pelle vicino all’area dolorante. Questi elettrodi erogano una corrente a bassa intensità che genera impulsi elettrici non lineari e variabili, studiati per imitare i potenziali d’azione dei nervi, in particolare agendo sulle fibre C, responsabili della trasmissione del dolore profondo e lento.
In pratica, la Scrambler Therapy agisce a livello centrale, cioè sul cervello, che è il “processore” dell’informazione dolorosa. Il dispositivo si comporta come un neurone artificiale che “inganna” il cervello trasmettendo un messaggio sintetico di “non dolore”, sostituendo così l’informazione dolorosa con una contro-informazione che annulla la percezione del dolore. Questo meccanismo è diverso da altre terapie che cercano di bloccare la conduzione del dolore lungo le vie nervose; qui si modifica direttamente il segnale elaborato dal cervello.
Gli impulsi elettrici hanno una durata di circa 400 microsecondi o più, sufficienti a stimolare le fibre dolorifiche senza provocare dolore, ma inducendo analgesia. La stimolazione si svolge in sedute di circa 30-60 minuti, durante le quali il paziente percepisce gradualmente una riduzione del dolore, spesso già dai primi istanti della terapia. In sintesi, la Scrambler Therapy utilizza impulsi elettrici a bassa intensità e variabili per inviare un messaggio di “non dolore” al cervello, riprogrammando la percezione del dolore e ottenendo un effetto analgesico duraturo e non invasivo.