Per il dolore da osteoartrite, quando i trattamenti non invasivi risultano inefficaci, è indicato ricorrere alle iniezioni intra-articolari. Le iniezioni di cortisonico danno un beneficio di breve durata e devono essere considerate solo per controllare un dolore in condizioni di flogosi acuta e subacuta; non hanno significato nelle patologie puramente degenerative.
La viscosupplementazione con acido jaluronico è indicata al fine di lubrificare l’articolazione durante i movimenti lenti e assorbire lo shock elastico durante i movimenti rapidi; questa azione ha effetto sul dolore da patologia degenerativa articolare, indipendentemente dalla flogosi. L’acido jaluronico ha effetto antinfiammatorio, anabolico, analgesico e condroprotettivo. Le molecole con peso molecolare maggiore sembrano avere una maggiore efficacia nel medio-lungo termine; le iniezioni possono essere eseguite a cicli da 1 a 5 e poi ripetute a distanza di 6 mesi.
Il plasma ricco di piastrine (PRP) viene preparato da sangue autologo attraverso centrifugazione allo scopo di ottenere campioni contenti piastrine a concentrazioni 4-5 volte maggiori rispetto al sangue. Le piastrine si degranulano e liberano fattori di crescita (GF); il plasma contiene inoltre citochine, trombina e altri GF. I metodi di preparazione sono diversi dando origine a prodotti diversi tra loro (Dohan Ehrenfest, 2009). Il PRP favorisce la condrogenesi, il rimodellamento osseo, l’angiogenesi, la differenziazione cellulare e ha un effetto antinfiammatorio (Ayan, 2014).
