“ARICPELAGO TAO”: la presa in carico dei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare nelle Medicine di Gruppo Integrate (Padova)
Scuola Veneta di Medicina Generale
martedì 16 maggio e giovedì 08 giugno 2017
[button link=”http://svemg.celeroecm.it/Svemg/listEvento.public” size=”medium” style=”tick” color=”purple”]La prevalenza FA nel Veneto sfiora il 3% (ma negli ultrasettantacinquenni arriva al 15%); sono persone molto malate (in circa la metà dei pazienti il Charlson Index risulta >4). In questi pazienti il rischio di sviluppare un’insufficienza cardiaca è 5 volte maggiore rispetto alle persone senza FA.
Un’indagine eseguita in Veneto nel 2014 ha evidenziato come la quasi totalità dei pazienti trattati con AVK fosse in carico ai Medici di Medicina Generale, costituendo peraltro un carico assistenziale molto elevato, come confermano i dati del network “MilleinRete SIMG Veneto” che descrivono una media di quasi 30 contatti/anno per ciascuno di questi pazienti.
L’assistenza a questi pazienti non può essere organizzata in un’ottica prestazionale, limitata al monitoraggio periodico di esami di laboratorio e alla definizione della posologia farmacologica, ma è necessario avviare percorsi di presa in carico complessiva, attività tipica della Medicina Generale.
Per raggiungere gli obiettivi previsti dal PDTA regionale per l’assistenza ai pazienti con FA in terapia anticoagulante orale, si rende necessario mettere in atto una serie di attività organizzative e formative utili ad implementare nella pratica professionale quotidiana quanto previsto dal PDTA.