Il paziente con emicrania: approccio condiviso tra farmacista, medico di medicina generale e specialista.
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Mercoledì 24 e Martedì 30 novembre 2021
Come si legge nel documento, licenziato dalla Commissione Tecnica regionale Farmaci (9 aprile 2020), “Trattamento e profilassi dell’emicrania. Vademecum per il Medico di Medicina Generale”, “L’emicrania è caratterizzata da attacchi di cefalea moderata-severa, accompagnata da nausea e vomito, sensibilità alla luce e/o rumore. L’eziologia non è chiara e probabilmente multifattoriale. […] L’emicrania, assieme alla cefalea di tipo tensivo e la cefalea a grappolo, rientra tra le cefalee primarie non riconducibili a una patologia sottostante; colpisce circa il 15-20% della popolazione generale, con predominanza nel genere femminile”. Le cefalee, che rappresentano un pesante carico di disabilità, hanno una prevalenza che nei dati del data base Health Search (SIMG nazionale) e di “MilleinRete” (SVEMG, Veneto) danno percentuali un po’ inferiori a quelli ricavati dalla letteratura generale (circa 20%).
E’ probabile che questo dipenda da un utilizzo non adeguato della cartella clinica informatizzata e dal fatto che, almeno nei casi meno gravi, questa patologia sia gestita direttamente dai pazienti, anche con l’aiuto dal farmacista. In questo caso è importante che anche il farmacista, nell’ambito delle sue competenze, sappia cosa chiedere al paziente per poter dare dei consigli appropriati sul “che fare”: dare indicazione di rivolgersi direttamente al proprio medico curante o poter suggerire un approccio terapeutico temporaneo, assicurandosi che non vi siano controindicazioni.
Si stima che, in circa il 70% dei casi, il primo riferimento per parlare di questo disturbo sia Medico di Medicina Generale, e nella maggioranza dei casi è in questo setting che è possibile trattare con successo i pazienti. Fondamentale, però, è che il medico conosca:
• quali sono le diverse caratteristiche di presentazione e durata dei sintomi;
• quali sono i sintomi di allarme (red flags) che possono far decidere o per una diretta presa in carico o per un immediato invio allo specialista;
• abbia dimestichezza sulle caratteristiche, indicazioni e controindicazioni dei farmaci utilizzabili.
Questo evento formativo è strutturato in modo che lo specialista neurologo dia le informazioni essenziali necessarie a capire di cosa si sta parlando, e che il Medico di Medicina Generale e il Farmacista pongano dei quesiti specifici, in relazione ai rispettivi ruoli, per approfondire gli aspetti necessari a garantire l’appropriatezza dei messaggi da dare al paziente.