Progetto AUDIT “SIN.BOLICA” – Il paziente con sindrome metabolica: un soggetto ad alto rischio cardio-metabolico
Sabato 14 maggio; sabato 18 giugno; sabato 08 ottobre e sabato 19 novembre 2022
La Sindrome Metabolica (SM) è una condizione caratterizzata da una ridotta sensibilità tessutale all’azione dell’insulina (insulinoresistenza) che determina un suo aumento per compensazione. La prevalenza della SM è stimata nel 20-25% della popolazione generale, ma questa percentuale aumenta con l’età. Il fattore di rischio forse più importante è l’obesità centrale. Le conseguenze cliniche più rilevanti sono un aumentato rischio cardio-vascolare, l’insorgenza di iperglicemia e diabete, di ictus e di ipertensione arteriosa, ma anche di steatosi epatica, dislipidemia, iperuricemia, ipogonadismo, stato protrombotico, osas e alcune neoplasie.
I pazienti anziani, inattivi e in sovrappeso con obesità centrale sono i soggetti più a rischio per sviluppare la SM. È difficile indentificare il paziente in fase inziale perché spesso in assenza di sintomi. Una delle criticità riscontrate, analizzando il DB “MilleinRete”, è la scarsa valutazione, e registrazione in cartella, della circonferenza vita.
Per la diagnosi è necessario che, nello stesso individuo, siano presenti almeno 3 dei seguenti fattori di rischio: CIRC. VITA: > 102 M, > 88 F; PAO: >130/85; HDL: <40 mg/dl M: < 50 mg/dl; C–LDL>160 mg/dl; TRIGL.: >150 mg/dl; GLIC.: >110 mg/dl
L’individuazione precoce dei pazienti che presentino fattori di rischio per il sospetto di SM, consente al medico di famiglia (se utilizza in modo professionale la cartella clinica informatizzata) di attivare un piano di educazione del paziente per favorire l’attività fisica e una dieta adeguata, misure terapeutiche fondamentali. La terapia farmacologica si avvale di pochi farmaci e di prodotti naturali che hanno documentazione scientifica.