Le linee guida più recenti relegano gli oppiacei in terza linea, soprattutto in relazione al rischio di dipendenza che si è concretizzato con l’epidemia da oppioidi negli Stati Uniti. I presupposti sociologici e gli errori/abusi di prescrizione che hanno fatto da detonatore negli Stati Uniti, non si sono verificati in Europa e in Italia. E infatti non esiste alcuna epidemia da oppioidi nel nostro Paese. Questo non significa che non esista un rischio di dipendenza che deve costantemente essere monitorato nel singolo paziente. Tuttavia, nel dolore neuropatico gli oppioidi dovrebbero essere considerati farmaci di seconda linea con particolare riferimento agli oppiacei atipici come tapentadolo e tramadolo.